L’INTERNATIONAL REGENCY GRAND BALL in Rome è ispirato ai balli di epoca regency, che abbracciano il decennio dal 1811 al 1820, periodo di reggenza del futuro re Giorgio IV, ma che nell’uso comune copre un arco temporale più ampio, che va dal 1795 al 1837, anno di incoronazione della regina Vittoria.
Il dress code è dunque quello tipico dell’epoca napoleonica: una linea a vita alta per le donne, in modo che la figura appaia più alta e slanciata, simile alle statue greco-romane, tessuti morbidi, nastri e grandi scialli, e acconciature con chignon e riccioli che ricadono sulla fronte o ai lati del viso; per gli uomini eleganti frac (blu, marroni, verdi, bordeaux) con il colletto alto, panciotti attillati e jabot.
Tra i generi di danza più amati in epoca regency c’erano sicuramente le quadriglie, derivate dai cotillon, che erano tuttavia ancora in voga, e eseguite in set di quattro coppie disposte in quadrato, e le country dances, eseguite in lunghe linee di cavalieri e dame, che si fronteggiano a una certa distanza, suddivise in set di 2 o 3 coppie. Anche il valzer inizia ad affacciarsi sulla scena in questo periodo, un valzer lento o saltellato in cui grandissima parte avevano le variazioni di posizione delle braccia dei ballerini. Spesso all’apertura del ballo veniva eseguito un minuetto, eredità del secolo precedente.
Tra i manuali consultati per il repertorio di danza dell’INTERNATIONAL REGENCY GRAND BALL in Rome citiamo quelli di Thomas Wilson, George M.S. Chivers, James Paine e John Duval.
L’INTERNATIONAL REGENCY GRAND BALL in Rome è stato organizzato dalla Compagnia Nazionale di Danza Storica diretta da Nino Graziano Luca alla Pinacoteca del Tesoriere ed al Palazzo Rospigliosi di Roma.