“Homo faber ipsius fortunae”, l’uomo è artefice della propria fortuna. In questa locuzione latina si ritrova una delle grandi novità del periodo rinascimentale: l’uomo decideva che era giunto il momento di riappropriarsi di sé stesso. Lo spettacolo RINASCIMENTO parte proprio dalla simbolica rottura delle “catene medievali” che consentì all’uomo di vivere la propria rinascita, di presentare il proprio caleidoscopio di gioia e dolore, equilibrio e follia, saggezza e stoltezza, di dare luce alle molteplici sfaccettature dei suoi comportamenti (l’amore, la gelosia, il tradimento). La musica, la danza, il teatro, la letteratura, la pittura sono le arti fondamentali di RINASCIMENTO, la cui trama è permeata dai capolavori di uomini straordinari come Leonardo, Michelangelo, Raffaello, Botticelli ma soprattutto Domenico da Piacenza, Guglielmo Ebreo di Pesaro, Antonio Cornazano, Cesare Negri, Fabrizio Caroso da Sermoneta, le figure più rilevanti del mondo coreico dell’epoca. RINASCIMENTO attingerà il proprio repertorio a piene mani dai loro manuali: dal “De Arte saltandi et choreas ducendi” al “De praticha seu arte tripudii vulghare opusculum”; dal “Libro dell'arte del danzare” a “Le Grazie d’Amore” ed ovviamente “Il Ballarino”. Vedi la scheda completa in CORPO DI BALLO