La Compagnia Nazionale di Danza Storica diretta da Nino Graziano Luca, in collaborazione con la Pro Loco di Buonvicino ed il Patrocinio del Comune di Buonvicino, ha organizzato nell’incantevole PALAZZO ROSPIGLIOSI di Roma, il GRAN BALLO DI PRIMAVERA, per celebrare il trattato Cucina Teorico Pratica di Ippolito Cavalcanti duca di Buonvicino. Ospiti di questo atteso ballo sono stati gli attori Giorgia Ferrero e Luca Avallone che hanno indossato entrambi degli abiti dell’Atelier Artina’ di Monica Fiorito. Il trucco e parrucco è stato affidato a Silvia Cannova per Pablo Art Director Gil Cagne’.
La Ferrero, conosciuta al suo pubblico per essere stata nel cast di Un posto al Sole, nel 2012 e’ stata diretta dal grande regista Paolo Sorrentino ne “La Grande Bellezza” e nel 2008 è stata tra i protagonisti di “Amore che vieni, amore che vai” regia di Daniele Costantini nel ruolo di Antonia, tratto dal romanzo “Un destino ridicolo” scritto da Fabrizio De Andrè poco prima della sua morte.
Luca Avallone, invece, è stato protagonista dei film “Le grida del silenzio” di Sasha Alessandra Carlesi e “Un Fiore PerEnne” di Tonino Abballe ed Erika Marconi. Ha fatto anche parte del cast del film “Hannah” accanto a Charlotte Rampling e “All The Money In The World” di Ridley Scott. Reduce dal successo televisivo de “Il Paradiso delle Signore Daily”.
Tra i presenti, oltre al Marchese Ferrajoli e al Principe Guglielmo Marconi Giovanelli, anche Massimiliano Giangrossi un apprezzatissimo stilista che disegna e realizza le creazioni sposa e haute couture nel suo atelier di San Benedetto del Tronto, seguendo l’alta tradizione sartoriale italiana e un’approfondita conoscenza delle più raffinate tecniche di consulenza d’immagine. Tra gli ospiti, anche il Direttore Generale dell’Universita’ di Cassino Antonello Capparelli, il Conte Antonio Palazzi e le indossatrici Daria De Vincenzi e Giulia Mascellino.
Il GRAN BALLO DI PRIMAVERA 2019 è stato un trionfo di danza, arte e cucina con i prodotti dell’eccellenza enogastronomica di Calabria. Il Buffet è stato infatti ispirato al celebre trattato Cucina Teorico Pratica di Ippolito Cavalcanti duca di Buonvicino largamente diffuso nel XIX secolo in tutto il Sud Italia. Pubblicato per la prima volta a Napoli nel 1837 presenta numerose ricette dell’epoca provenienti dalle diverse classi sociali. Dal 1837 al 1865 se ne stamparono nove edizioni abbastanza diverse fra di loro in quanto venivano continuamente ampliate dall’autore. La Cucina teorico-pratica è un compendio di cucina tradizionale napoletana con alcune ricette d’ispirazione francese, in quanto la cucina d’Oltralpe era all’epoca molto presente sulle mense dell’aristocrazia o dell’alta borghesia. L’appendice ci riporta invece alla cucina casereccia in uso all’epoca presso il popolo.