"Un successo straordinario di pubblico e critica al Teatro Massimo Bellini di Catania per lo spettacolo “Gran Ballo dell'800” diretto da Nino Graziano Luca. In scena la prestigiosa Compagnia Nazionale di Danza Storica con guest star l'étoile Susanna Salvi e artisti di chiara fama come il soprano Marianna Cappellani e il pianista Ruben Micieli".
CATANIA – Sabato 26 marzo 2022 sarà una data indimenticabile per il Teatro Massimo Bellini di Catania e per l’elegante forma d’arte che è la Danza Storica. Per la prima volta nella storia, un Ente Lirico ha voluto ospitare nel Cartellone Ufficiale della propria stagione un intero spettacolo di Danza Storica coinvolgendo Nino Graziano Luca, una delle massime autorità mondiali del settore, e la prestigiosa Compagnia Nazionale di Danza Storica da lui presieduta.
Lo spettacolo, voluto dal Sovrintendente M° Giovanni Cultrera, è stato annunciato come “un’apoteosi della danza storica”, con particolare attenzione alla sognante stagione romantica e non solo ha rispettato le altissime aspettative, ma è andato ben oltre. In un Teatro Massimo Bellini gremito in ogni ordine di posti, il pubblico ha applaudito con grandissimo trasporto ogni singolo momento dello spettacolo, ammirando la ricostruzione elegante e d’antan di un mondo animato da valzer e polche, mazurke e galop.
"Gran Ballo dell'800. Da Vienna, Parigi, Londra e San Pietroburgo alla Sicilia del Gattopardo", diretto da Nino Graziano Luca (che alla “danza storica” si dedica da sempre con studio e passione) è stata dunque una raffinata soirée che ha arricchito la già intensa e prestigiosa stagione di opere, balletti e concerti del Teatro Massimo Bellini di Catania.
Per l’occasione, il palcoscenico ha accolto più di 100 artisti in meravigliosi costumi ottocenteschi ed un cast straordinario che ha annoverato l'étoile del Teatro dell'Opera di Roma Susanna Salvi, il Corpo di ballo dei danzatori professionisti della Compagnia Nazionale di Danza Storica, fondata dallo stesso Nino Graziano Luca, il soprano Marianna Cappellani, il pianista Ruben Micieli e circa 90 figuranti di scena danzanti, anch’essi in abiti d'epoca, nel ruolo dei cavalieri e delle dame della CNDS. I costumi del Corpo di Ballo sono stati creati da Andreas di Dio e quelli di Susanna Salvi dalla Sartoria del Teatro dell’Opera di Roma.
Tra le protagoniste della serata, c’è stata Susanna Salvi, étoile dell'Opera di Roma, ammirata in due celeberrime perle del balletto romantico: il virtuosistico ‘solo’ della principessa Aurora nel terzo atto del balletto di Cajkovskij "La bella addormentata” e quello della protagonista nel primo atto di “Giselle”, dichiarato omaggio della danzatrice reatina a Carla Fracci, mitica primadonna che del balletto di Adam fece uno dei suoi cavalli di battaglia. Nel film biografico "Carla", di cui la stessa Fracci è stata consulente, se il ruolo attoriale è ricoperto da Alessandra Mastronardi, tutte le scene di danza sono interpretate proprio da Susanna Salvi, chiamata a fare rivivere la classe di una danzatrice leggendaria già in vita e perciò annoverata nella ristrettissima rosa delle ballerine “assolute” più acclamate di tutti i tempi.
Accanto alla grande danza, il “Gran Ballo dell’800” ha previsto la grande musica, con il soprano Marianna Cappellani, accompagnata dal pianista Ruben Micieli, che ha cantato alcune melodie immortali, a partire dalla soggiogante "Casta Diva", banco di prova delle più eccelse belcantiste. E certo la sublime preghiera per la pace innalzata dalla protagonista di "Norma" è una pagina di Vincenzo Bellini che, per il suo afflato ideale, suona indubbiamente emblematica in queste tragiche ore di guerra. Tra gli altri brani operistici, sono stati proposti: l'infiammata romanza "Tu che m'hai preso il cuor" dall'operetta “Il paese del sorriso” di Franz Lehár; la delicata "Sì. Mi chiamano Mimì" da "La Bohème" di Giacomo Puccini; l’appassionata serenata "E vui durmiti ancora" musicata da Gaetano Emanuel Calì sui versi di Giovanni Formisani; per chiudere con il brindisi "Libiam ne' lieti calici" dal melodramma “La traviata” di Giuseppe Verdi. Apprezzatissima la doppia soluzione artistica di Nino Graziano Luca di rialzare la buca dell’Orchestra altezza sala, per rendere armonicamente visibile il pianista Ruben Micieli, il suo gran coda, e di far realizzare un praticabile al livello del pianoforte per Marianna Cappellani che, nel renderla protagonista nei suoi momenti, non ha mai ostruito la vista delle meravigliose coreografie.
È questa perfetta simbiosi tra attenzione al dettaglio, musica, corpo e ballo che dal 2000 anima la Compagnia Nazionale di Danza Storica, di cui è fondatore, presidente e direttore artistico Nino Graziano Luca che ha messo in scena, con il suo corpo di ballo formato da danzatori professionisti, una serie numerosa di spettacoli applauditissimi, tra i quali lo spettacolo proposto al Bellini è stata un’ulteriore, grandissima consacrazi