EUGENIA CASINI ROPA è una delle più autorevoli studiose di danza, saggista, docente di Storia della Danza e del Mimo all’Università di Bologna.
"Un maestro di sogni" è lo scritto da lei dedicato a Nino Graziano Luca
All’inizio degli anni ’90, assecondando l’entusiasmo di un giovane dottore di ricerca che aveva iniziato uno studio sulle danze di società dell’Ottocento europeo, decisi di tentare al DAMS di Bologna un esperimento: un seminario pratico/teorico sulle danze sociali dell’epoca col quale mettere in pratica e approfondire i risultati delle ricerche in atto. Non ero affatto sicura che ci sarebbe stata una risposta, vista l’indole generale degli studenti DAMS per lo più propensa all’attualità e ai fenomeni d’avanguardia. In realtà si formò invece un gruppo di una dozzina di ragazzi e ragazze appassionati, pronti ad accostare senza remore valzer figurati, quadriglie e galop alla contact improvisation di Steve Paxton, alle performance di strada o al terzo teatro di Eugenio Barba, ragazze e ragazzi in gamba e motivati, diversi dei quali avrebbero fatto parecchia strada in ambiti disparati dello spettacolo.
Tra di loro c’era un giovane (l’appellativo in questo caso è più appropriato di ragazzo) che appariva subito notevolmente diverso dagli altri all’aspetto. L’eleganza formale e la compostezza non si potevano certo definire prerogative degli studenti DAMS, in genere abbigliati in modi del tutto casuali o volutamente bizzarri e trasgressivi; lui invece era sempre in bell’ordine, vestiva con vere camicie e possedeva perfino vere giacche coi bottoni. All’abbigliamento insolito (era lui a sembrare il vero trasgressivo) si accompagnava un portamento distinto e un atteggiamento contenuto e corretto, un eloquio ricercato e rispettoso, un viso mobile da baroncino siciliano, un insieme che lo faceva sembrare un po’ più anziano degli altri e vagamente antiquato, fuori tempo. Ricordava alcuni miei compagni di liceo degli anni cinquanta del secolo scorso. Anche il nome era speciale nella sua ridondanza: Nino Graziano Luca (quale il nome e quale il cognome?). Il mio primo pensiero era stato: ecco a voi Pippo Baudino. Poi seppi che davvero faceva già e desiderava allora fare il presentatore, il conduttore di spettacoli televisivi o dal vivo. Ma aveva da poco conosciuto con grande curiosità le danze tradizionali scozzesi e s’inserì subito con evidente attitudine e acume coreico nel gruppo.
Ho seguito così i suoi studi universitari e ho visto la sua passione di giovane danzatore storico unirsi a quella di studioso della società borghese del diciannovesimo secolo e dei suoi usi e costumi festivi, ludici e relazionali, espressi attraverso quelle danze collettive capaci di filtrare e rivelare gerarchie, regole e tabù comportamentali e sociali, insieme a visioni degli ideali, stilemi e stereotipi di grazia e bellezza corporea maschile e femminile dell’epoca. In quegli anni di studio universitario serio e davvero fecondo è così andata prendendo forma iniziale la sua vocazione per la vita futura.
Dopo la laurea, ottenuta con una ricerca originale e approfondita, Nino ha seguito altrove la sua strada, affrontando esperienze diverse di crescita e maturazione, ma ho avuto la fortuna che abbia continuato, di tanto in tanto, a informarmi dei passi che andava compiendo, sempre con grande determinazione ma con il suo modo corretto, gentile anche se fermo e appassionato di affrontare impegni e incontrare persone. Ora, dopo quasi trent’anni, ha costruito un suo personale regno incantato di cui è il sovrano indiscusso, riconosciuto ormai a livello internazionale. Un luogo sospeso in cui ci si veste e si danza come centocinquant’anni fa, rievocando tempi e modi di vita diversi e perduti, riscoprendo il piacere della danza in una comunità concorde e rigenerando così, in qualche modo misterico, energie benefiche per la ben diversa realtà del quotidiano. Il giovane Nino entusiasta, commovente e un po’ demodé è ora un gentiluomo sicuro e realizzato, maestro d’arte e di sogni maieutici, non più fuori tempo, ma senza tempo.
CLAUDIA CARDINALE all'inaugurazione del "Festival del Cinema di Taormina"
Sfogliando questo libro di Nino Graziano Luca mi vengono in mente tanti bellissimi ricordi personali. Gli faccio i miei complimenti per tutto il suo grande lavoro di condivisione della danza storica e perché è bello sapere che in questo mondo ci sono persone che credono come lui nel bello, nell’eleganza.
CARLA FRACCI al "Festival Internazionale della Danza e delle Danze" al Castello di Nepi
La Compagnia Nazionale di Danza Storica e lei Nino, siete un fiore all’occhiello della cultura italiana per la qualità della proposta artistica messa in scena, la cura della ricerca coreica, l’attenzione al dettaglio. Quanto mi sono divertita!!! Grazie per questa piacevolissima serata. Bravi, bravi, bravi. Continuate cosi, con la vostra grazia”
VITTORIA OTTOLENGHI al "Premio Roma per il Ballo e la Danza 2006" al Museo di Roma in Trastevere
Il lavoro di ricerca di Nino Graziano Luca nell’ambito delle danze sociali è prezioso almeno quanto il suo impegno di promozione del ricco repertorio coreografico riportato in centinaia di manuali. Al valore storico del suo impegno si unisce quello della condivisione ai più diversi livelli che è riuscito a realizzare in questi anni. Nell’organizzazione dei suoi eventi, curati con dovizia di particolari, il Ballo assurge a livello di Arte e giustamente si definisce come Gran Ballo.
BEPPE MENEGATTI al "Festival Internazionale della Danza e delle Danze" al Castello di Nepi
La Compagnia Nazionale di Danza Storica è un esempio di bravura e dedizione, un patrimonio di fondamentale importanza per il processo di civilizzazione ai più alti valori del Bello che il mondo contemporaneo, soprattutto oggi, deve sforzarsi di perseguire. E complimenti al bravissimo Nino che di tutto ciò è l’artefice.
LAURA COMI - Etoile e direttrice della "Scuola di Danza del Teatro dell’Opera" di Roma
Oltre trent’anni di impegno, passione e continua ricerca hanno portato Nino Graziano Luca ad essere oggi un importante punto di riferimento non solo per coloro che amano cimentarsi nelle danze storiche ma anche per le persone che desiderano conoscere e approfondire la cultura e le mode delle feste danzanti a testimonianza di epoche passate. Un grande augurio quindi al raffinato e perseverante Nino Graziano Luca e alla sua Compagnia Nazionale di Danza Storica per la diffusione e il mantenimento di questo repertorio che contribuisce a trasmettere e ad infondere il piacere e la cultura del ballo innalzato a nobile arte, sulle tante note dei diversi ritmi musicali.
SILVIA CARANDINI, docente di Storia dello Spettacolo e direttrice del "Dipartimento di Arti e Scienze dello Spettacolo" all’Università di Roma La Sapienza
Quando molti anni fa Nino Graziano Luca è venuto a parlarmi all’Università di Roma “La Sapienza” dove insegnavo Storia del teatro e Storia della danza, mi ha proposto di avviare con gli studenti un’esperienza pratica di Danze di sala dell’Ottocento. Ho capito in quell’incontro che, oltre che un bravo presentatore televisivo e regista, era davvero uno specialista appassionato di danze storiche e di società. Gli ho offerto di avviare un laboratorio con un gruppetto di studenti potendo praticare sul palcoscenico del Teatro Ateneo allora ancora aperto e funzionante. Non so se già quell’anno ma ci fu poi un saggio finale in costume molto suggestivo, ricavati gli abiti semplicemente con vari materiali. Gli studenti hanno accolto con immediato favore l’iniziativa che è proseguita poi per alcuni anni anche in altri spazi, l’entusiasmo di quel docente contagiava i giovani, insieme con il garbo, l’eleganza del ballerino, la competenza teorica e storica. Contemporaneamente Nino Graziano Luca confermava una seria carriera professionale e dava vita alla Compagnia Nazionale di Danza Storica. La suggestione delle ricostruzioni di danze ottocentesche, di regole di etichetta, la scelta di ambienti rappresentativi come i grandi saloni di palazzo, di costumi adeguati hanno dato rilievo e successo a questa pratica. Allo stesso tempo la raccolta di trattati e documenti storici ha permesso di approfondire la ricerca dello studioso, alcuni anni fa questa è confluita nel volume Gran balli dell’Ottocento. Da “Via col vento” a “Il Gattopardo” (Mondadori 2009) ora tradotto anche in inglese. Nino Graziano Luca è oggi senz’altro il migliore maestro e conduttore di balli ottocenteschi e il maggiore esperto in Italia di danze storiche e di società.
ALKIS RAFTIS, Presidente del "Consiglio Internazionale per la Danza UNESCO"
Nino Graziano Luca è uno dei componenti più illustri dell'International Dance Council, l'organizzazione ufficiale per tutte le forme di danza in tutti i paesi del mondo. L'International Dance Council è un partner ufficiale dell'UNESCO. Ho incontrato per la prima volta Nino Graziano Luca durante la mia ultima visita a Firenze per partecipare a Danzainfiera e da allora ho molto apprezzato lo sforzo che lui e la sua Compagnia Nazionale di Danza Storica stanno facendo per rilanciare e diffondere le danze storiche. Su mia richiesta, ha deciso di far tradurre in inglese il suo libro “Gran Balli dell'800 - Da Via col vento al Gattopardo” e oggi sono molto lieto che questo grande lavoro sia finalmente disponibile per tutti noi. Il patrimonio culturale europeo recuperato dalla Compagnia Nazionale di Danza Storica si basa sulla meticolosa e appassionata ricerca condotta in Europa da Nino Graziano Luca su importanti e preziosi documenti e manuali storici. La società che Nino Graziano Luca ha fondato, si è esibita in prestigiosi Gran Balli internazionali ospitati in importanti luoghi storici e culturali, tra cui castelli e monumenti architettonici e monumentali tra i più celebrati in Italia e nel mondo: a Parigi, Vienna, Budapest, La Valletta, Astrachan ', Kuala Lumpur. Il fascino senza tempo dell'abbraccio di un valzer, questo meraviglioso sogno, l'eredità della nostra storia, rivive oggi nella nostra società contemporanea grazie al presidente della compagnia, Nino Graziano Luca, i cui studi sono sintetizzati nel libro che è ora anche tradotto in inglese, per diffonderlo il più ampiamente possibile in tutto il mondo.
FABRIZIO FRIZZI a "Cominciamo Bene"
Ricordiamo le grandi atmosfere dei Gran Balli dell’800. Ne scopriamo segreti e magie di un valzer, di una quadriglia o di una contraddanza con un vero esperto: il direttore artistico della Compagnia Nazionale di Danza Storica, Nino Graziano Luca. Le lancette dell’orologio sono tornate indietro di due secoli e siete assolutamente meravigliosi. Tu sei un conduttore colto, elegante, che da decenni nutri questa passione girando in tutta Europa per trovare i manuali del tempo. Nei primi capitoli del tuo libro ho scoperto che il Ballo prevedeva delle regole molto precise di etichetta, di toeletta, tutto proposto in una maniera affascinante. Siete solari, sorridenti, accoglienti...
MARIA ERMACHKOVA, ballerina professionista vincitrice del "Blackpool Dance Festival" e Maestra di "Ballando con le Stelle"
La Danza è arte, la danza è passione, la danza è linguaggio che unisce tante persone al mondo. Volevo fare il mio sincero augurio al mio amico Nino Graziano Luca ed alla sua Compagnia Nazionale di Danza Storica che con la sua continua ricerca ed il suo impegno porta l’arte della danza nel cuore di tante persone.
CATERINA BALIVO a "Detto Fatto"
Se sognate di volteggiare sulle note di un valzer e indossare un abito da dama di altri tempi, il tutor di Danze Storiche non può che essere Nino Graziano Luca [ …] C’è solo una persona in grado di regalare questi sogni: Nino Graziano Luca che voglio ringraziare per le sue partecipazioni molto attese a Detto Fatto.
CRISTINA PARODI a "La Prima Volta"
Un secolo fatto di Valzer, di uomini elegantissimi in Frac, di donne meravigliose con abiti da principessa, di saloni da ballo con le candele, le luci soffuse. Eh sì, perché nell’800 i Balli erano così. Grazie alla Compagnia Nazionale di Danza Storica diretta dal M° Nino Graziano Luca che ci crea questa magia incredibile ma vera.
EMA STOKHOLMA e BRIGA a "Stranger Europe" su RAIUNO e RAI4
“Vestiti di tutto punto ci accingiamo a fare il nostro ingresso in società con un Ballo che sarà indimenticabile”. Ema Stokholma “Valzer, cotillon, gigue, quadrille, mazurche e contraddanze non sono affatto roba sorpassata anzi è tutto bellissimo e contemporaneo. Centinaia di persone si fanno fare abiti d’epoca su misura e si avventurano nei balli storici. Il successo della Compagnia Nazionale di Danza Storica ne è la testimonianza. Mi sembra di essere in Via Col Vento e Mattia è il mio Rhett Butler. La cosa incredibile è che tutti possono imparare questi balli o almeno provarci. E all’unisono danziamo seguendo le indicazioni del nostro gran cerimoniere: Nino Graziano Luca, direttore della Compagnia”.
VERONICA MAYA
La Danza è patrimonio dell’Umanità e lo è anche del mio percorso umano, professionale ed artistico. Senza la danza non sarei quello che sono oggi e mi sento ancora più ricca per aver potuto negli anni approcciare a tanti diversi stili di danza: classica, jazz, moderna, hip hop, folkloristica, danza di carattere e danza storica grazie all’incontro magico, forse voluto dal destino, con Nino Graziano Luca ai tempi di una bella trasmissione RAI che conducevo UNOMATTINA, dove si dedicava tanto spazio all’arte … Ecco che grazie a questo incontro ho potuto approcciarmi in tv, in diretta, in un programma giornaliero, vestendone i panni, all’arte della danza storica, raccontandola in tv, portandola in tv a tutti, facendola continuare a vivere, grazie all’esperienza che Nino Graziano Luca trasmette e tramanda attraverso i suoi studi, le sue ricerche coreografiche, le sue meravigliose e sempre eleganti rappresentazioni.
BENEDETTA RINALDI a "Unomattina"
Caro Nino, ammiro molto i tuoi sforzi per portare in questo nostro mondo il garbo, l’eleganza, l’etichetta dei tempi che furono. Sono stata Sissi per una sera, avvolta da vestiti stupendi e da musica ancor più bella! Di questo non solo ti ringrazio, ma sono convinta che la tua non sia solo un’opera artistica e dal valore storico preziosissimo ma una spinta verso l’alto e verso il bello a cui tutta la nostra società dovrebbe aspirare. Non concordo con quanti giudicano i tempi passati come “sepolti”. Sono come dei nonni saggi che ci indicano la via, ci insegnano che un altro modo di interpretare la realtà esiste. Per esempio Dio solo sa quanto bene farebbe al mondo reimpostare con più equilibrio i rapporti fra uomo e donna, le giuste distanze, la delicatezza nei gesti e la cortesia nei modi. Insomma, avanti così!!!
MASSIMO GILETTI, a "Casaraiuno"
I sogni nella vita a volte si realizzano. Una dama lascia libero il carnet per il suo cavaliere. Lui arriva e la serata di fine ottocento è andata così. Musica […] Un applauso vero va a coloro che hanno danzato. Questa coreografia è stata curata dalla Compagnia Nazionale di Danza Storica, molto bravi e saranno con noi in varie occasioni nei prossimi mesi.
ROBERTA CAPUA a "Unomattina"
Si balla in RAI questa mattina. Siamo nell’800 e con degli straordinari ballerini. Un motivo c’è, perché oggi insieme a loro, avremo anche un docente dell’Associazione Italiana Sommelier, per brindare al perfetto connubio tra un vino storico che affonda le sue radici proprio in quell’epoca, il Barolo ed il Ballo con la Compagnia Nazionale di Danza Storica di Nino Graziano Luca.
CLAUDIA ANDREATTI al "Gran Ballo di Sissi"
Capitano quei momenti in cui vorresti scappare dalla realtà, salire a bordo di una macchina del tempo, viaggiare senza ricordare l’epoca da cui provieni, calarti nei panni di un supereroe, oppure di una figura leggendaria o magari in quelli di un reale. Ecco sí, io vorrei calarmi nelle vesti di una principessa. Sentire i lacci stretti del bustino, la gonna gonfia che mi cinge la vita e cade giù libera fino al pavimento, boccoli lunghi che scendono morbidi sulla schiena puntellati di fiorellini candidi, una tiara che dall’alto li illumina, una sala che brilla di ospiti eleganti e di lampadari cristallini, tutti mormorano trepidanti: “ma quella è Sissi!” ... apro gli occhi e come d’incanto mi trovo davvero alla Corte di Vienna, mi sento una Romy Schneider 2.0 nella pelle di Elisabetta, dolce e fiera Imperatrice d’Austria e Regina di Ungheria. Al mio fianco Franz, il grande Francesco d’Austria, poco più in là scorgo Nino Graziano Luca con la sua compagnia di danze storiche ... aspettano me... non mi rimane che unirmi ai loro volteggi, godendo di quel valzer che non è mai stato tanto magico e ‘reale’!
CINZIA MALVINI a "Cult" su LA7
I balli dell’800, trasportati dalla lunga onda emozionale dei più aristocratici matrimoni, tornano prepotentemente di moda. A regalare una nuova giovinezza a valzer, mazurche e quadriglie non sono però solo quegli eventi oppure alcuni capolavori della cinematografia mondiale ma anche una serie di iniziative volte a promuovere la danza dell’800 come una forma di arte, di cultura e che vedono protagonista la Compagnia Nazionale di Danza Storica diretta da Nino Graziano Luca. Come il Gala delle Margherite che riunisce centinaia di persone della migliore società capitolina che si riuniscono per ballare, divertirsi e fare beneficenza.
ALVIERO MARTINI
Nino Graziano Luca, con la sua verve e cultura storica ha creato un gruppo di danza in costume, principalmente ottocentesca, di grande valore. Costumi sontuosi, ma soprattutto danzatori di altissimo livello che ci danno non solo emozioni, ma ci fanno calare nell'atmosfera magica di balli Asburgici, con grazia, riproduzione realistica dei balli e tanto talento. Ho avuto modo di collaborare più volte con eventi congiunti ed ho potuto ammirare nonché apprezzare il rigore di Nino, imposto alla sua equipe, con severità, rispetto delle tradizioni e con la gentilezza innata e dì signorilità che solo Nino Graziano Luca, possiede. Bravo Nino! Felice di avere la tua amicizia, ricambiata!
HELENE BLIGNAUT, antropologa sudafricana, saggista, esperta di moda e comunicazione
Potremmo definire Nino Graziano Luca ambasciatore culturale, interprete del sentimento di un tempo in cui la danza andava oltre un estetico esercizio fisico.
Definizioni riduttive perché la sua è una inesausta missione che unisce virtuosamente il Significante - la plasticità elegante del corpo in movimento con altri corpi - e il Significato - il racconto che un'anima fa di sé quando ne vuole raggiungere un'altra.
Missione che esplora la Danza come valore ontologico nel suo essere specchio di una Società in un certo momento storico e Danza come valore filologico nella sua espressione sentimentale, passionale, dell'individuo.
Missione che ci ricorda la Danza come alfabeto fisico, passionale eppure intellettuale. Come rituale per unioni e per rivoluzioni. Qualcosa che abbaglia gli occhi ma non frena ed anzi invita nel suo vortice narcisistico tuttavia empatico: l'uno, il duetto, il corale.
Per raccontare tutto questo bisogna sapere comprenderlo dalla sua superficialità fino al suo profondo. Nino Graziano Luca lo indaga e lo sorprende, ce lo propone e ce lo porta. E non ci lascia, appunto, solo la fantasmagoria transitoria dell'evidenza ma il senso di un tempo andato che implora di tornare per ridarci il desiderio di essere educati, di essere belli dentro con armonia e rispetto. Di nuovo. Ancora. Grazie Nino Graziano Luca per credere che sia possibile.
STEFANO DOMINELLA, nel 2005 Presidente di Altaroma
Egregio dottor Nino Graziano Luca, Presidente della Compagnia Nazionale di Danza Storica, la ringrazio per il suo prezioso sostegno nella realizzazione della Festa evento per i vincitori del concorso “Who is on next?”, che ha segnato un importante momento di crescita nel successo e negli obiettivi della manifestazione AltaRomAltaModa appena conclusa.
La collaborazione della sua Compagnia di Danza ha contribuito alla spettacolarità e all’ottimo risultato dell’evento, che ha riscosso l’adesione entusiastica di un pubblico considerevole composto da operatori del settore, giornalisti ed ospiti. Sperando di poter contare anche per l’avvenire sul suo stimato e competente interesse, con l’occasione le invio cordiali saluti.
DANILO SCARRONE, Direttore RAI
Ogni volta che parlo di Nino mi vengono le vertigini a pensare alla sua frenetica giornata lavorativa. Dopodiché, mi dico: "solo se hai un'immensa passione puoi andare avanti" E Nino ce l'ha. Unisce severità e perfezione. Arte e spettacolo. E soprattutto bellezza nelle cose che realizza. "L'eleganza- dice Giorgio Armani - non è farsi notare, ma farsi ricordare".
ADRIANA PANNITTERI, giornalista e conduttrice del TG1 RAI
Ho conosciuto Nino diversi anni fa per caso. Siamo accomunati dalle origini siciliane e dalla passione indomita per il lavoro. Il suo è stato un esperimento quasi folle. Riunire centinaia di persone per restituire a nuova vita balli e usanze lontani nel tempo. Ma come qualsiasi sognatore che si rispetti e che non demorda dai suoi obiettivi il sogno è diventato realtà. Nelle decine di eventi che Nino ha organizzato in questi anni e ai quali ho avuto talvolta l'onore di partecipare ho visto la bellezza della danza e la gioia delle persone che ha saputo coinvolgere. La definirei una grande bellezza ... Quasi una magia. Una poesia che non possiamo non amare.
SEBASTIANO SOMMA
Al mio amico Nino Graziano Luca, grazie per aver coltivato con tanto amore e sapienza la sofisticata ed elegante Arte del ballo ottocentesco, per aver dato lustro a uno spaccato storico-culturale di straordinaria bellezza. Grazie per aver donato la sua cultura ai giovani, ed averli appassionati a tanta bellezza. Nino uomo d'altri tempi, sei davvero un grande, per umanità e per spirito di abnegazione, con affetto e stima il tuo amico Sebastiano Somma.
DEBORA CAPRIOGLIO al "Gran Ballo di Sissi"
Meravigliosa! La Compagnia Nazionale di Danza Storica mi ha consentito di sentirmi principessa per una notte interpretando l’imperatrice Sissi. Adoro rivivere epoche antiche, storiche e tutto questo è possibile grazie alla meravigliosa compagnia di Nino Graziano Luca, caro amico, al quale auguro sempre più grandi e numerosi successi con tanto affetto!!!
GIAN STEFANO SPOTO, Vice Direttore di RAIDUE e RAI INTERNAZIONALE, Capo Redattore Centrale a Rai Parlamento
Ci sono attività in cui l’assoluta perfezione nell’approccio culturale e professionale è di rigore. Il ballo antico è una di queste, perché il confine fra cultura e spettacolo da fiera paesana è un rischio che non si può correre. E la Compagnia Nazionale di Danza Storica, lontana da questi rischi, fu per me un mito misterioso finché non decisi di dedicarle uno speciale per la Rai.
Girando le scene, intervistando gli artisti, capii come la passione che li spinge a cercare vecchie giacche sui banchi dei mercatini e impreziosirle con oro nobile, è la stessa che non fa sentire la fatica, la disciplina, la ricerca della perfezione assoluta. Nino Graziano Luca è lo studioso di questa perfezione, necessaria per ricreare le atmosfere di Sissi e del grande mondo antico, racchiudendo il pubblico in una bolla sognante. Nino non smette di ricercare, e, senza alcun paradosso, di innovare quotidianamente l’antico senza mai violare la tradizione. Il segreto è credere tutti insieme in questo universo, che esisterà sempre perché non è esposto alle mode, ma ricarica gli animi delusi dal mondo troppo spesso involgarito.
Mondo in cui, però, dobbiamo vivere tutta la settimana, fino a quando non arriva l’ora della fuga romantica.
MASSIMILIANO OSSINI a "Cose dell'altro Geo" su RAITRE
Che Bello, che portamento. Parlando di valzer non potevamo non invitare S.E. l’Ambasciatore d’Austria in Italia Christian Berlakovits e la Compagnia Nazionale di Danza Storica un connubio straordinario […] E’ sempre un piacere vedervi perché ci fate fare un salto indietro e ci fate rivivere l’eleganza vera
CHRISTIAN B.M. BERLAKOVITS, Ambasciatore d’Austria in Italia
Nel corso della nostra vita incontriamo centinaia, migliaia o un numero maggiore di persone. Questo vale più di ogni altro per me, in quanto Diplomatico. Eppure sono pochi con cui rimaniamo in un contatto più lungo e stabile: i veri amici. E io ho trovato in Nino Graziano Luca, fondatore e colonna portante da trent’anni della “Compagnia Nazionale di Danza Storica“ un vero amico. Inoltre ci unisce un altro particolare aspetto: ad una manifestazione organizzata da me in Ambasciata d’Austria a Roma, Nino conobbe sua moglie Cristina.
Pochi mesi dopo il mio ritorno a Roma nell’aprile del 2007 in qualità di Ambasciatore -dopo essere stato nella città Eterna già ventinove anni prima per due anni come Segretario d‘ Ambasciata - conobbi Nino in un Ballo delle Debuttanti organizzato da lui con Elvia Venosa. In quell'occasione proposi a entrambi di riportare di nuovo alla luce il Ballo Viennese, che è stato per anni molto conosciuto ma poi dimenticato dai Romani. Da allora abbiamo riproposto più volte questo evento con successo. E anche organizzato altri progetti e sviluppato una forte cooperazione.
Conobbi molti membri della “Compagnia Nazionale di Danza Storica” attraverso la mediazione di Anna Gentilini dell'Editoria Curcio, con la cui casa editrice Nino ha pubblicato il suo libro "Gran Balli dell’Ottocento", ne organizzai la presentazione nella mia Ambasciata: l’Ambasciata del paese da dove il Walzer Viennese, una delle danze storiche più significative e famose, compie la sua marcia trionfale in tutto il mondo.
La “Compagnia Nazionale di Danza Storica” è stata anche uno dei principali partners nel corso delle annuali serate di gala "Rose dal Sud" presso l' Hotel St. Regis di Roma. Obbiettivo dei quali era quello di unire le tradizioni Italiane e Austriache nell'ambito della cultura, in particolare del ballo e del canto, e della gastronomia. E sono stato anche ospite di tanti balli organizzati da Nino Graziano Luca e la sua “Compagnia Nazionale di Danza Storica” a Roma e in altre città italiane. Nel 2015 io e Nino abbiamo organizzato a Vienna presso l’Hotel della Regia Imperiale di Schönbrunn il primo ballo della “Compagnia Nazionale di Danza Storica” all’estero. A questo hanno avuto seguito altri balli della “Compagnia Nazionale di Danza Storica” nelle capitali di vari paesi esteri. Di questo modo la cooperazione fra Nino e me ha rafforzato la nostra amicizia e, viceversa, la nostra amicizia ha rafforzato la nostra collaborazione.
Mi è perciò molto grato di cogliere l'occasione per manifestare la mia ammirazione e riconoscenza verso Nino Graziano Luca e la sua “Compagnia Nazionale di Danza Storica” per l‘eccezionale risultato e il successo del loro lavoro negli ultimi trent’anni, per ringraziare per l’eccellente collaborazione di tanti anni con l'Ambasciata d’Austria a Roma, per l’amicizia nei miei confronti e per augurargli ogni bene per uno splendido futuro.
AMBASCIATORE ALBERTO SCHEPISI
Carissimo dott. Nino Graziano Luca, con vivo piacere esprimo il mio più alto apprezzamento per l’attività della Compagnia Nazionale di Danza Storica, che in varie occasioni ho potuto ammirare per l’eleganza e la precisione delle sue esibizioni. Nel rinnovarLe i miei più sentiti complimenti, colgo l’occasione per augurare un radioso futuro.
M° GIOVANNI CULTRERA, Sovrintendente del Teatro Massimo di Catania
“Gran Ballo dell’800” è uno spettacolo che conquista gli spettatori sin dalla Promenade d’ingresso per via dell’eleganza dei danzatori, perfetti nel portamento e bellissimi nei costumi ispirati ai quadri dei più celebri pittori della tradizione europea del XIX secolo. Strutturato in un alternarsi di momenti romantici ad altri dalla grande vivacità, tiene desta l’attenzione degli spettatori per tutta la durata della messinscena grazie alla strabiliante capacità di Nino Graziano Luca che dello spettacolo non è sono l’ideatore, il demiurgo concertatore, in quanto balla, recita, racconta aneddoti e coinvolge il pubblico costantemente. I suoi trent’anni di ricerca, promozione, condivisione ed allestimento di spettacoli in questo campo lo hanno reso giustamente uno dei principali protagonisti mondiali della danza Storica ed il pubblico gli ha costantemente dimostrato affetto e stima. Meritano di essere menzionati anche i primi ballerini della Compagnia Nazionale di Danza Storica. Debora Bianco e Daniel La Penna, entrambi diplomati al Teatro Alla Scala di Milano, spiccano per leggerezza e tecnica sopraffina; Michela Sorrentino, nipote da parte di mamma del produttore del film Il Gattopardo Goffredo Lombardo, tecnicamente perfetta, colpisce per la bellezza e l’eleganza. Straordinarie anche il Soprano Manuela Cucuccio e la pianista Anna Maria Cali. Contribuiscono alla forza corale dello spettacolo i circa 40 “nobili” danzanti in più momenti con grande precisione ed allegria. “Gran Ballo dell’800” della Compagnia Nazionale di Danza Storica: un vero piacere per gli occhi per il cuore”.
SILVIA CARANDINI, docente di Storia dello Spettacolo e direttrice del Dipartimento di Arti e Scienze dello Spettacolo all’Università di Roma La Sapienza intervistata dal programma "MODA" su LA7
Il valzer è una danza che ancora oggi si balla anche se in una maniera molto più semplificata però è qualcosa che sta nell’immaginario dei ragazzi. La prima volta che Nino Graziano Luca è venuto in un’aula quella volta, e non in teatro, come prima cosa ha proiettato la scena del Gattopardo in cui Angelica balla e questa scena è stata un’introduzione per far vedere come nel cinema è stato reso il Grande Ballo di sala e gli studenti sono stati invogliati ad andare ad imparare come si svolgevano quelle danze come erano anche i riti intorno al Ballo, il galateo, il comportamento, il modo di invitare e poi le complicatissime figure.
GENERALE NUNZIO PAOLUCCI, Direttore del Museo Storico dei Bersaglieri
Direttore del Museo Storico dei Bersaglieri
Egregio dottor Nino Graziano Luca, Presidente della Compagnia Nazionale di Danza Storica, nel corso della prima edizione della rassegna "Luci della storia su Porta Pia" organizzata per celebrare la ricorrenza del 1440 anniversario della "Breccia di Porta Pia", l'esibizione dei balli della sua Compagnia è stata magistrale ed ha contribuito in maniera significativa all’ottimo svolgimento della rassegna che, nel corso dei sei giorni di eventi, ha visto una grande presenza di pubblico.
In particolare, è stata molto apprezzata la splendida performance di tutti i ballerini che si sono esibiti. Nel ringraziarvi per la vostra preziosissima partecipazione, mi è gradito porgere un ulteriore plauso alla Compagnia Nazionale di Danza Storica.
Dear Dr. Nino Graziano Luca, President of the Compagnia Nazionale di Danza Storica, I wish to commend you for the masterful rendition of the dances your Company performed during the first edition of the "Luci della storia su Porta Pia", an exposition organized to mark the celebrations of the 1440th anniversary of the "Breach of Porta Pia". Your participation greatly contributed to the excellent development of the exposition that attracted large crowds throughout its six-day program of events.
The extraordinary performance of all the dancers was very much appreciated. While thanking you for your invaluable participation, I would like to pay tribute to the Compagnia Nazionale di Danza Storica.
LETIZIA BELLA al TG1 su RAIUNO
Atmosfera di altri tempi al Palazzo Biscari di Catania per il Gran Ballo dell’Unità d’Italia. Crinoline, organze e sete preziose per le donne. Frac neri, jabot, eleganti cravatte bianche per gli uomini. Tornano le atmosfere del Gattopardo a Catania. Le note del celebre valzer del film diretto da Luchino Visconti riecheggiano nel salone degli specchi del Palazzo Biscari dei Paternò Castello grazie al Maestro di Cerimonia Nino Graziano Luca. Non vi sono più i nobili di un tempo bensì i notabili della città che con grande piacere hanno indossato le antiche vesti per un evento culturale e solidale insieme: raccogliere i fondi per Telethon. Sul finale, si brinda all’Unità con dello spumante nazionale, mentre entra in scena Diletta Leotta, in un elegante abito tricolore, nel ruolo dell’Italia.
CINZIA TERLIZZI al TG2 su RAI2
Gli abiti preziosi e vaporosi, i ballerini eleganti e leggiadri, danzano valzer, quadriglie e mazurche. Tutto è armonia sul prestigioso palcoscenico dello Sferisterio a Macerata e lo spettacolo di movenze, suoni e colori si riflette nel gigantesco specchio creato da Josef Svoboda per la bellissima scenografia della Traviata di Verdi. Ad esibirsi 70 danzatori della Compagnia Nazionale di Danza Storica in coreografie tratte dai manuali dei celebri maestri del XIX secolo. Ripropongono l’antica consuetudine di questo teatro all’aperto di ospitare oltre a competizioni sportive del gioco della palla con il bracciale, anche parate equestri e Balli. Ma non si tratta di un’operazione nostalgica. L’intento è fare e comunicare cultura attraverso rappresentazioni che vengono portate anche all’estero con la certezza che, queste danze della tradizione italiana siano coinvolgenti anche per il pubblico contemporaneo lo dimostra il gran finale dell’evento: tutti insieme appassionatamente a ballare e divertirsi anche senza frac e crinoline.
DANIELA COLUCCI al TG2 su RAI2
Una passione, quella per i balli storici e le ambientazioni da Tè danzante, che si sta diffondendo anche in Italia, dove spesso dame e cavalieri si concedono una serata tra valzer, polche, mazurche e quadriglie frequentando appositi corsi di ballo … e poi feste a tema in castelli, dimore storiche e antichi saloni affrescati. A dare un grande contributo alla valzer mania ci ha pensato il cinema con memorabili scene di Ballo in costume e adesso, nella più recente attualità, la Compagnia Nazionale di Danza Storica.
MARIA LEPRI al TG2 su RAI2
Il fascino di Sissi celebrato dalla Compagnia Nazionale di Danza Storica in un crescendo di valzer, quadriglie, polche mazurche. Chi non vorrebbe indossare quei magnifici costumi del tempo? Corsetti ben stretti in vita e gonne sontuose che nascondevano ogni difetto per ballare intere serate, rendendo leggera un’atmosfera storica che leggera non era. Gli anni che precedettero l’inizio della grande guerra di cui oggi celebriamo la fine.
MARIA TERESA FABRIS al "TG2 Costume e Società"
In un trionfo di affreschi, arazzi e cristalli d’epoca, come non sentirsi la Principessa Sissi o Rossella O’Hara in Via Col Vento? Dopo una Polonaise, una contraddanza, la quadriglia Lancieri, come resistere ad un Valzer di Strauss? La Compagnia Nazionale di Danza Storica realizza il sogno di ogni donna e di tutti i romantici.
LAURA CARCANO al TG3 su RAITRE
Le coppie entrano in teatro sulle note dell’aria di Rossini “Alla Gloria”, dall’opera I Pretendenti Delusi, la prima ad essere rappresentata al Teatro Sociale di Como nel 1813, per il Gran Ballo dell’800 sul Lago di Como. Il Tetro Sociale rivive un rituale che dalle origini fino agli anni ’50/60 è stato rispettato, e adesso ritorna grazie ai 150 danzatori della Compagnia Nazionale di Danza Storica con ila M° di Cerimonia Nino Graziano Luca che sui manuali dell’epoca ha ricostruito con precisione filologica le danze romantiche.
CINZIA MALVINI su "MODA", LA7
Il Gran Ballo di Sissi organizzato a Roma dalla Compagnia Nazionale di Danza Storica diretta da Nino Graziano Luca ha coinvolto ospiti rigorosamente in costume d’epoca provenienti da molte città italiane e da varie capitali europee danzando nei saloni in cui Mary Elizabeth Field, la nobildonna sposa del Principe Brancaccio, organizzava al tempo feste della stessa magnificenza. Oggi come ieri, sulle note del più romantico Ottocento.
PASQUALE PISCITELLI al TG3 su RAITRE
La città di Caserta abbraccia la Compagnia Nazionale di Danza Storica che con centinaia di danzatori ha dato vita al GRAN BALLO DEL REGNO DELLE DUE SICILIE alla Reggia. Guidati dalla Fanfara dei Carabinieri, dopo l’ingresso nei maestosi saloni, ha avuto inizio il viaggio nei tempi andati. Una serata di magia, nelle sale del Re, immersi nella romantica atmosfera, con le note delle musiche più suggestive che hanno fatto la storia della musica.
MICHELLE CARPENTE, attrice
Conoscevo gli eventi di Nino sotto il nome di “Tè danzanti” prima ancora di conoscere lui personalmente. Non avevo mai avuto la possibilità di parteciparvi anche se ne sentivo parlare molto spesso. Due anni fa Nino non mi ha dato la possibilità di interpretare la principessa Sissi in uno dei suoi più importanti eventi “Il Gran Ballo di Sissi” con la Compagnia Nazionale di Danza Storica. Da quel momento in poi ho presenziato a quasi tutti i suoi appuntamenti con estrema gioia. Un’idea vincente gestita da un bravissimo ballerino ed egregio conduttore.
KATIA GRECO, attrice
“In occasione del Carnevale 2019, Nino Graziano mi ha dato la possibilità di vivere un'esperienza bellissima, quella di partecipare al GRAN BALLO DI CARNEVALE TRA LE EPOCHE organizzato dalla Compagnia Nazionale di Danza Storica. Mi è sembrato di vivere un sogno, un ritorno ad un passato che non potevo conoscere ed in una location favolosa, La Pinacoteca del Tesoriere che conserva tantissime opere d'arte. La serata è stata condotta da Nino con una tale energia ed un entusiasmo contagiosi e ciò che mi ha colpito di più è la passione che Nino ci mette nell'organizzare eventi di tale portata con un chiaro ed evidente obiettivo di rieducare la gente al bello e all'eleganza che purtroppo nella nostra epoca si stanno perdendo”.
ARIANNA VOTO al "Giornale Radio" su RAI RADIO1
Tutte le dame vorrebbero essere Angelica nel frusciante abito d’organza opalescente, corteggiate per un giro di valzer ed i preparativi febbrili richiedono tempo. Rivivono le atmosfere ottocentesche e non solo in Sicilia ma in tutta Italia con la Compagnia Nazionale di Danza Storica, dove serate come questa sono sempre più frequenti e tornano in voga forse perché nell’era dei rapidi approcci sui social e dei meeting su whatssapp c’è ancora bisogno di romanticismo ed incontri galanti.
ENRICO URBANI, Ambasciatore della Compagnia Nazionale di Danza Storica
Caro Nino, oggi mi viene di fare questa riflessione: l'ostinata speranza, che spesso dimostri quando si fanno difficili i rapporti con le persone, ben rappresenta la speranza per una resurrezione di amore (e rispetto) nel cuore delle persone, che non bisognerebbe mai perdere, anche se .... la logica della nostra società farebbe dire il contrario. La Santa Pasqua rappresenta anche questo e tu ne dai spesso testimonianza. Ti ringrazio per questo insegnamento.
Con grande affetto Enrico
PROF. DOTT. ANTONIO ABBATE, Medico-Chirurgo, omeopata e Docente di Omeopatia presso l'Università degli Studi di Bologna
Carissimo Nino è veramente un piacere, una grande soddisfazione partecipare e condividere un progetto di rilevante interesse non solamente culturale, ma anche sociale come il tuo. Abbiamo un grande bisogno di gesti che promuovano solidarietà, rispetto e cooperazione tra persone di buona volontà. Le tue iniziative e il tuo spenderti generosamente corrispondono con la mia filosofia di vita: al male, alla violenza e alla disperazione occorre contrapporre tolleranza, cultura, bellezza e benevolenza. Nei periodi storici di grande crisi è necessario che si mantengano vivi i valori che fanno dell'uomo la più preziosa creatura del creato. La giusta corresponsione di ogni gesto dettato dal male è un atto ispirato dal bene.
ARIANNA GABALLO, ballerina - "La mia esperienza con la Compagnia Nazionale di Danza Storica".
Arianna Gaballo: "la mia esperienza con la Compagnia Nazionale di Danza Storica".
La magia della Danza Storica risiede nella sua capacità di eternizzare l’umano essere che in fin dei conti è destinato a morire. Ma la bellezza non muore mai e quel che desta meraviglia al nostro animo, per quanto fugace su questa Terra, lascia traccia nella memoria dei tempi. Ciò che è vero è bello e questo basta a perpetuarlo. La Danza è arte trasparente, non conosce menzogna, e quando in essa due sguardi si incontrano trasuda verità e purezza. Mi è capitato danzando di rinvenire un pezzetto di me negli occhi di qualcun altro, un sentire profondo perdutosi e dissolto nell’oblio e nella confusione delle emozioni quotidiane. La Danza Storica è il momento in cui ci si ritrova e si avverte l’inattesa sensazione di appartenenza: condividere un presente d’arte con qualcuno di cui non si conosce passato, e non lo si pretende, perché quello che conta è adesso. Il potere di questa Danza è distoglierti da pensieri pregiudicanti, portandoti con sé in una dimensione quasi sognante: cosa c’è di più necessario all’uomo del bene stare? Gli eventi organizzati in cui i balli storici sono protagonisti assoluti rivelano un concetto prezioso: il beneficio della condivisione. Si condivide eleganza indicibile e raffinatezza, l’incedere è maestoso, brillante, calmo, varia minuziosamente quando necessario nel servizievole rapporto con la musica. Quel momento in cui il mio corpo è vicino al tuo siamo due identità diverse e lontane sulla linea del tempo. Può accadere che l’anziano incontri il giovane, ma questo non è importante perché il potere della Danza è unire ed eguagliare le più disparate esistenze. Si apprendono molte cose attraverso l’esperienza pratica della Danza Storica. Per esempio, si può essere seri e concentrati ma allo stesso tempo godere di sana leggerezza, ripristinare una sensazione di armonia assoluta che a volte la gente perde, chissà dove, dentro sé o tra le insidie del mondo. Il corpo che danza scrive poesie personalissime, le scrive senza parole, con la sola punteggiatura delle mani, delle braccia, dei piedi, della testa e degli occhi. La Danza Storica rivela concetti umanamente ed artisticamente strabilianti. Essa attraversa il tempo avendo una profonda cura di quel che l’uomo è stato e di quel che è diventato, e come una madre lo rispetta e gli resta fedele a partire dal più piccolo seme emozionale riposto all’alba della sua esistenza.
PINA FAZIO, poetessa siciliana. 'U gran ballu di l'ottucentu' poesia dedicata a Nino Graziano Luca e Compagnia Nazionale di Danza Storica.
'U gran ballu di l'ottucentu'
Nino Graziano Luca e 'a so cumpagnia,
nî rjalaru 'na sirata di allegria.
A Ciumifriddu puttau 'n eventu,
ca rievoca 'a storia, ma cu divertimentu.
'Na sirata danzanti cu "Gran ballu di l'ottucentu",
caricu di emozioni e sintimentu.
Organizzatu cu tanta passioni,
dari 'na botta di vita era l'intenzioni.
Ninu 'n personaggiu di tanta cultura,
di esibirisi ndo so' paisi, non videva l'ura.
Di picciriddu già aveva 'ntinzioni,
di farisi strada nda televisioni.
'U presentatori ci piaceva fari,
e cu tantu 'mpegnu, sâ sappi spidugghiari.
Ma 'u so' portamentu e l'eleganza,
'u purtaru a moviri 'i passi nda 'sta danza.
Diritturi artisticu, cu tanta maistria,
potta avanti 'sta bella cumpagnia.
Dicitimi di no, si non l'ata pinsatu,
non è 'n pinzeri complicatu.
A ranni e picciriddi ni piacissi,
essiri pî 'na sira 'a Principessa Sissi.
Accumpagnati o vrazzu di un gran Duca,
.... di 'n grandi artista.... Nino Graziano Luca.
ELENA CUCCIO, ballerina
Danzare all’interno di salotti dai tetti affrescati, con gli specchi alle pareti. Sentire il fruscio delle ampie gonne delle dame. Non più immagini nella testa, da lettrice di romanzi storici, ma realtà da vivere in prima persona, da trasmettere agli altri, con la stessa passione con la quale a me è stata trasmessa dalla Compagnia Nazionale di Danza Storica.
BARBARA NARCISO, allieva CNDS
Caro Nino, sto rientrando a Roma, rifletto e mi chiedo come si possano concentrare in una sola persona tanti talenti. Capacità artistiche, organizzative, didattiche. Il tutto condito da sensibilità e intelligenza.
Credo sia soprattutto la tua intelligenza emotiva la chiave del tuo successo, dove per successo non intendo stare sotto i riflettori (che pure ti riesce, guarda caso) ma soprattutto realizzare i propri sogni. E tu sei capace di farlo trascinando anche noi nella tua progettualità e passione.
Grazie di cuore per questa nuova, grande esperienza veneziana.
PAOLA VIOLA, allieva della CNDS
Voglio dedicare ad un grande maestro di danza poche parole. Il mondo è pieno di grandi uomini, nella scienza, nella filosofia ecc ... ma Nino riesce ad abbracciare tanti campi facendo diventare Arte, una danza che profuma di fiaba. Ai giorni nostri credo che questo sia un tesoro da custodire visto il materialismo che ci circonda. Tanti auguri allora a una persona dal grande spirito organizzativo, raffinato e creatore del bello ma soprattutto capace di mettere determinazione e cuore in tutto quello che fa. Con lui la danza diventa capolavoro.